#ReviewParty: L'erede Rapito - Holly Black ( The Stolen Heir #1 )




Buongiorno lettori miei adorati, come state? 
Spero che stiate passando bene questa primavera. Io ho già avuto i miei malanni di stagione e sono ancora in via di guarigione, sotto certi aspetti. Oggi, ve lo dico, non vi porterò gioie rispetto al libro che ho letto, ma solo sofferenze. Forse avrei dovuto leggere questo romanzo in lingua, forse più semplicemente, non ce n'era il vero bisogno. Di cosa sto parlando? De L'erede rapito ( titolo originale The Stolen Heir ) primo capitolo di una dilogia che ci porta di nuovo tra i fae dove abbiamo già avuto il piacere di conoscere Cardan e Jude. Sul libro, scritto da Holly Black, avevo tante aspettative, la prima trilogia, infatti, mi è piaciuta sebbene riconosca non sia perfetta, perciò quando ho iniziato a leggere questo libro speravo di tornare ai tempi dei primi protagonisti. Ahimè, mi sono sbagliata. Prima, comunque, di dirvi cosa non mi è piaciuto del romanzo, vi lascio le sue generalità e la trama, in modo che possiate farvi un'idea. Il libro esce proprio oggi in tutte le librerie e gli store online al prezzo di 9,99 € in edizione digitale e 19,90 € in edizione cartacea ( se avete lo sconto del 5% o lo comprate online il prezzo scende a 18,90 € ), è il primo libro di una dilogia ( come vi ho già anticipato ), ha 300 pagine ( scarse ) ed è edito Mondadori ( tradotto da Francesca Novajra che ha tradotto tutti gli altri libri inerenti a questo mondo ). 

Sono ormai trascorsi otto anni dalla Battaglia del Serpente. Nel gelido Nord, la spietata Lady Nore ha reclamato per sé la Cittadella dell'Ago di Ghiaccio. Suren, regina bambina della Corte dei Denti e unica creatura ad avere potere su di lei, sua madre, è fuggita nel mondo umano, dove vive come una selvaggia nei boschi, in completa solitudine e perseguitata dal ricordo dei supplizi subiti per mano dei suoi genitori. Si crede dimenticata da tutti fino a quando non si accorge che la hag della tempesta, Bogdana, è sulle sue tracce. Ad aiutarla è nientemeno che il principe Oak, erede di Elfhame, al quale un tempo Suren era stata promessa in sposa. Di lui, ora diciassettenne, affascinante e bello, dicono che sia viziato e ribelle. Troppo scapestrato per sedere sul trono. E soprattutto un abile manipolatore. Il ragazzo sta compiendo una missione che lo condurrà al Nord per la quale ha bisogno dell'aiuto di Suren. Ma se la ragazza accetterà, sa che non solo dovrà proteggere il suo cuore dal ragazzo che conosceva un tempo e di cui ora non può più fidarsi, ma dovrà affrontare nuovamente gli orrori che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con questo romanzo, primo di una dilogia, Holly Black ci riaccompagna nel mondo magico e opulento di Elfhame, tra intrighi, tradimenti e desideri che possono diventare anche molto pericolosi.

Non so nemmeno da dove iniziare per parlare di questo libro. Avete presente quando avete davvero un sacco di aspettative e poi... E poi niente, è tutto fumo e niente arrosto? Vi giuro, non credo di essere mai stata così tanto delusa in vita mia. Io adoro Holly Black, I segreti di Coldtown è uno dei miei libri preferiti e se avesse portato un seguito a quello sarei stata la bambina più felice di tutta la terra, ma questa nuova dilogia a mio avviso è letteralmente inutile. Il fatto che la trilogia originale sia tanto piaciuta, non vuol dire che proseguire sia stata una buona idea. Per niente. Quando ho iniziato a leggere ho nutrito delle speranze che, pagina dopo pagina sono andate scemando. A un certo punto mi sono domandata dove fosse finita tutto ciò che avevo trovato nella saga originale. Sono emotivamente destabilizzata ancora adesso. 

Un parlatore d'amore.
Un cospiratore.

Sono arrivata a chiedermi se il libro lo abbia scritto davvero Holly Black. E non incolpo nemmeno la traduzione, perché questo libro è davvero pietoso. Inutile. Cringe. Destabilizzante. Potrei andare avanti con sinonimi di questi aggettivi per almeno un altro paio di pagine. Non so che cosa io abbia letto, ma questa non è la Holly Black che conosco. Partiamo dai personaggi e ve lo dico: quelli secondari mi stanno molto più simpatici di quelli primari, proprio per farvi capire come mi sono ridotta. Oak, l'erede al trono è un bambino viziato. Un bambino capriccioso di diciassette anni. A tratti isterico, a tratti con personalità multiple. Inconcepibile. Penso di non aver mai detestato tanto un personaggio maschile come in questo caso e non parlo nemmeno di mascolinità tossica. Oak mi fa proprio ribrezzo, ma c'è qualcuno che lo batte e anche in questo caso io non lo credevo possibile. Suren, la nostra protagonista, il punto di vista di tutto il libro. Un vero e proprio inferno. A parte che più che una fae a me sembra semplicemente un animale selvatico ( lasciatela libera e basta cioè più di una volta mi sono domandata se non si sarebbe comportata come un cinghiale o qualcosa del genere ). Se non bastassero i personaggi, ci sono anche delle scene nonsense che ho letto particolarmente contrariata ( tipo i cellulari che funzionano nel mondo dei fae??? ). Dico sul serio: scene che potevano benissimo essere tagliate per quanto scontate o semplicemente inutili ai fini della trama ( io ancora cerco di capire quale sia questa grande trama ). Mi viene da piangere a pensare quanta carta e quanto inchiostro sono andati sprecati su questo libro. Banale, scontato... Terribilmente noioso. Certo, lo stile è semplice e si legge in poco tempo, ma vogliamo mettere lo spreco di tempo, seppur minimo, quanto mi fa girare le scatole? Non ce la faccio proprio a non pensarci.



Sono rimasta terribilmente confusa da ciò che ho letto. Non credo di aver mai avuto a che fare con un libro tanto caotico, più leggevo più non capivo un cavolo, le informazioni sono state date male ( a volte in maniera per niente esaustiva per altro ) e in modo totalmente sconnesso ( almeno a mio avviso ), in sintesi non le ho trovate utili, hanno solo contribuito a farmi porre più domande rispetto alla lettura. Per me è un grandissimo flop ed entra di filata tra i libri più brutti letti durante questa prima parte dell'anno ( nemmeno cinque mesi raga e sono ad almeno tre libri che non mi hanno soddisfatta e nessun capolavoro, che vita di stenti ). In sintesi. Se vi piace la Black e volete preservarne un bel ricordo state lontani da questo obbrobrio. Scappate a gambe filate. Se, invece, siete temerari, accomodatevi, voglio sapere cosa ne pensate ( e a che animale associate Suren soprattutto ). La verità è che non ero pronta a questo sfacelo cosmico e ora mi troverete rannicchiata per qualche giorno a domandarmi cosa ho fatto di male per ritrovarmi una tale schifezza tra le mani. Mannaggia a me che ho letto "Holly Black" e mi ci sono fiondata. Così imparo. 

Ci becchiamo alla prossima!
A presto, 





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