#ReviewParty: La custode di parole - Alric Twice & Jennifer Twice ( Le passeuse de mots #1 )

 


Buonasera miei cari lettori, come state? Torno su questi schermi per parlarvi di un libro che proprio non mi è piaciuto. Prima di dirvi perché non mi è piaciuto, vi lascio le sue informazioni e ringrazio Graziella di Libri e Librai per avermi inserita nell'evento, ma anche Mondadori per la copia digitale in omaggio. Dunque! Il libro in questione La custode di parole è scritto a quattro mani da Alric Twice e Jennifer Twice ( che sì, sono marito e moglie ). Si tratta del primo volume di quella che dovrebbe essere una trilogia ( non ho trovato notizie certe rispetto alla conclusione ). In lingua originale sono usciti i tre volumi ( il secondo il 21 Ottobre del 2021 e il terzo il 9 Novembre 2022 ). Questo libro di genere fantasy è uscito in Italia il 4 Aprile per la casa editrice Mondadori ed è tradotto da Gioia Sartori. Ho controllato ovunque per capire se ci fossero altri libri scritti da questa coppia, anche in singolo, ma ho visto solo che a Maggio uscirà un prequel rispetto questo romanzo di cui vi parlo oggi. Insomma, detto questo: direi di iniziare con la recensione! 


Non ho mai visto nessuno amare le parole come te. E quando dico "amare"' parlo di vero amore. Tu parli ai libri. Ma è ora che tu scopra il mondo fuori dalle pagine, che lo guardi con i tuoi occhi. Parti all'avventura. Il mondo ti aspetta a braccia aperte. Ma per questo dovrai spiccare il volo, assumerti dei rischi. Staccati da ciò che ti trattiene. Trova la tua strada, non solo quella che vogliono scrivere per te.»

Dalla copertina avevo grandi prospettive. Lo stesso con la sinossi che avete potuto leggere qui sopra. La verità è che sono stata fregata alla grande. Questo primo volume non mi ha convinta in nessun caso. Non posso proprio salvare nulla e ora vi spiego il perché passo dopo passo. Mi aspettavo uno scenario diverso, una scrittura diversa, uno spessore diverso. Ahimè il romanzo è un cliché continuo dal prologo alla fine. Se troviamo un campo di rose nere ( Davvero? Va bene che è un fantasy, ma qui stiamo esagerando! ) e una civetta all'interno del prologo, ci attenderanno una serie WTF enormi pagina dopo pagina. E no, non parlo dello spessore pari a quello di un foglio di carta della nostra protagonista. Sia mai. Arya è bella, ma non si cura del suo aspetto fisico, ha gli occhi viola, e nessuno della sua famiglia li ha... E ovviamente ciliegina sulla torta: lei deve salvare tutti. Capite? Le mie aspettative si sono sgonfiate pagina dopo pagina e le imprecazioni sono arrivate ben presto. Credo che definire il tutto tremendo sia stato un eufemismo ( e mi chiedo come la nostra traduttrice abbia resistito, io avrei lanciato il libro molto prima della fine ). 

Se non conto i cliché rilevati nel libro, innumerevoli senza nemmeno doverci girare troppo, ecco che arriviamo allo stile degli scrittori. C'è stato un momento in cui mi sono domandata perché io stessi continuando a leggere. I capitoli sono piuttosto brevi, ma vi ho trovato tante di quelle ripetizioni e di informazioni inutili che, per essere scritto bene, sarebbe anche bastato scrivere meno, concentrandosi sulla qualità rispetto la qualità. Senza parlare dello spessore dei personaggi: piatti. Forse addirittura più che piatti. Vorrei poter dare una seconda chance a questa coppia di autori, ma non sono certa di voler proseguire con questa lettura. Devo ammettere dunque di non essere stimolata al riguardo. La copertina, comunque, rimane ciò che ho preferito. Non voglio ripetermi oltre perciò vi saluto. Spero di esservi stata utile. Se avete letto il libro o se avete intenzione di leggerlo, fatemi sapere! 

A presto, 



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