#ReviewParty: Mist and Frost - Sandy Giannotti ( Ivy And Ruins #1.5 )

Buonasera miei lettori!
Finalmente sono tornata! Gennaio è sempre un mese complicato per me, ma questa novella non potevo proprio farmela fuggire. Di che novella sto parlando? Ma di Mist and Frost il volume 1.5 della serie Ivy and Ruins di Sandy Giannotti. Sono qui a presentarvi questo libro, ma soprattutto a parlarvene. Sono meno di duecento pagine ( 181 per la precisione ), ma sono molto intense, almeno questo è il mio modesto parere. Il primo libro delle creature del crepuscolo a me è piaciuto molto e questo approfondimento su Hunter... Beh diciamo che è qualcosa di cui non sapevo di avere bisogno ma di cui sono completamente ossessionata. Non solo per via di Hunter, ma anche per Hiems la regina della corte d'inverno. Lettori, non so proprio come dirvi che mi sono innamorata di questo personaggio e sto anche vedendo sotto un altro occhio Killian. Comunque, ve lo dico, anche se il racconto non è molto lungo, vi assicuro che non potete farvelo mancare, ci sono delle rivelazioni che attendevo con pura e semplice ansia. Cose che avevo pensato nel primo volume che si sono realizzate e se non mi avete sentita urlare... Beh, diciamo pure che è perché ho trattenuto le urla nel cuscino per evitare di spaventare qualcuno! 


È ormai passato un anno da quando Hunter Hargreaves e i suoi fratelli sono fuggiti da Rosedale.
I tre, assieme al changeling Killian Thorne, si sono trasferiti a Northwood, una metropoli molto diversa dalla loro città natale.
Ed è proprio lì che Hunter cercherà di rendersi utile: al calar della notte, tiene al sicuro i suoi abitanti, vestendo i panni di quella che i mezzosangue chiamano con terrore la caccia selvaggia.
Da qualche mese, molte ragazze sono state trovate annegate vicino al fiume. L’unico indizio sono gli occhi cavati.
Si vocifera di un serial killer a piede libero, ma Hunter sa che c’è di più dietro la loro morte.
Sprofondando nelle trame del Mondo Nascosto, Hunter si troverà a fare i conti con un nemico apparentemente inarrestabile. Tuttavia, non sarà da solo.
L’incontro con Hiems, la regina della corte dell’inverno, cambierà ogni cosa.

Eccomi di nuovo qui pronta a parlarvi di quanto ho letto. L'editing è stato fatto da Alebluerose ed è un editing che mi ha permesso una lettura fluida, perciò complimenti. Il resto lo fa la scrittura di Sandy che, proprio come nel primo libro, risulta semplice e lineare. Dunque, è stata una lettura molto facile da apprezzare dal punto di vista di stile. 

Mi sentivo come Orfeo nella sua ascesa dall'Ade, la mano stretta a quella di Euridice: se mi fossi voltato avrei perso ogni cosa. 

Questa novella mi ha punta sul vivo. Mi ha lasciato qualcosa dentro e devo ammettere che Hunter mi piace incredibilmente come personaggio. Ha un che di umano, più dei fratelli. Non so come spiegarvelo, ma è come se le emozioni da lui provate mi fossero entrate nella pelle. Mi è piaciuto tanto leggere di lui, il modo in cui si è comportato, il suo essere volubile e protettivo. Il suo sbagliare e non essere perfetto. Ho davvero trovato un personaggio a tutto tondo in questa novella e spero di rivederlo per bene anche nel secondo volume di questa serie. Poi, ve lo dico, Hiems è diventata molto presto la mia fae preferita. L'unica oserei dire se proprio devo essere sincera ( Sylvain chi??? ). 

Mi tornarono alla mente tutti quei volti, erano impressi a fuoco Li sognavo anche quando dormivo, li cercavo ovunque. «Tu l'hai reso personale.»

Bello, bello, bello. Ve l'ho già detto che questa novella mi è piaciuta? Le dinamiche sono coinvolgenti e ti invogliano a proseguire, ma soprattutto, sul finale, ti domandi decisamente CHE COSA STIA SUCCEDENDO. Ve lo dico, ho bisogno di un proseguo perciò ti prego Sandy, SCRIVI. Una rivelazione me l'aspettavo, detto con sincerità, ma tutto il resto... No. Sono ancora sconvolta onestamente. Non si fanno queste cose, cara autrice, non puoi lasciarmi in questo modo. Ho visto poco Evans in questo capitolo, ma va bene così, ha il suo perché il tutto. Lo stesso vale per Everans e Killian... Lui si vede molto di più e questo mi è piaciuto. Anche il rapporto con Hunter. 

Era bella. Da vedere e da sentire. Era l'inverno. E la sua corona pulsava di magia, di freddo e tormenta.

Personalmente, trovo questa serie interessante all'interno del panorama italiano. Non credo abbia nulla da invidiare rispetto a serie anche straniere più conosciute e che, personalmente, non trovo comunque fantasy ( nonostante dovrebbero esserlo ). So di essere una rompiscatole, ma preferisco di gran lunga un libro, o una serie, urban fantasy poco conosciuta, rispetto a qualcosa di troppo conosciuto e davvero sopravvalutato. Per me Ivy and Ruins è qualcosa di fresco, sebbene i tropes siano già visti. Invece di concentrarci su autori già conosciuti, trovo che questa autrice, questa serie, vada letta e apprezzata, conosciuta. Ripeto, è sicuramente il mio punto di vista, ma non posso fare a meno di pensarla a questo modo. Dare più spazio ad autori emergenti, voci nuove che, sempre secondo me, hanno da dire e dare al pubblico. Il mio consiglio, dunque, è quello di dare una possibilità a Sandy, leggetela, recensitela, fatela conoscere ad amici e a parenti. 

Ma ci appartenevamo e il resto sembrava non avere importanza di fronte a questo.

Intenso e vivace, Mist and Frost mi è piaciuto molto e non do un voto pieno solo perché aspetto il seguito. Perciò ecco che vi saluto e vi do anche la buonanotte, vista l'ora! Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate! Intanto qui sotto vi lascio il banner così che possiate vedere chi partecipa al review party e andare a leggere le loro recensioni! 

A presto, 





Commenti

Post più popolari