#ReviewParty: Pretty Enemy - Kristen Callihan


Buon pomeriggio miei cari lettori! Come state? Io spero sempre bene! Il week end si è fatto rovente e non solo per via dell'afa, ma anche per questa lettura che, ammetto, ho apprezzato molto. Pretty Enemy, questo è il titolo del romanzo di cui vi parlo oggi, è un enemies to lovers davvero ben costruito e mi preme dirlo, mi è piaciuto molto. Dunque, il titolo è stato portato in Italia dalla Always Publishing che ringrazio per avermi inserita nel review party. Il titolo è stato tradotto da Serena Stagi e tra poco vi dirò cosa ne penso! 

E rieccomi qui! Dunque, ci sono diverse cose che vorrei analizzare all'interno di questa recensione e mi preme farlo per bene. In primo luogo vorrei dilungarmi, ma non troppo, sulla copertina. Molto semplice certo, ma d'effetto. Mi è piaciuto che la foto dei protagonisti si intravedesse solamente dietro il titolo e soprattutto finalmente niente uomini a torso nudo ( che per carità, sono bellissimi e fa sempre piacere vederli, ma anche meno ). Ho apprezzato anche la traduzione del romanzo e il suo editing. Non ho trovato errori e la lettura mi è risultata piuttosto scorrevole. Il libro è sinceramente godibile e lo stile della nostra autrice è frizzante e mai noioso, tuttavia mi piace che vi siano delle descrizioni accurate e che, chiudendo gli occhi, io sia riuscita a immaginare alcune scene nei dettagli ( ma anche le ricette di Delilah ). 

Prima di continuare con ciò che ho apprezzato della storia, voglio parlare di una cosa che mi ha fatta arrabbiare. Un personaggio, nello specifico. Si tratta della sorella di Delilah, Sam. Non ho mai avuto in odio un personaggio come è successo con lei. Sicuramente è stata costruita molto bene, ma vi assicuro che avrei voluta prenderla a ceffoni più di una volta proprio per come è fatta caratterialmente e per ciò che combina. Sembra un'ombra che non se ne va mai. Terribile, ho sofferto per la stessa Delilah. Non augurerei una sorella del genere nemmeno al mio peggior nemico. Un'altra cosa che secondo me è stata spiegata poco ( ma non per forza è una cosa negativa ) è la questione stalker. Ho capito cosa è successo, le dinamiche e via dicendo, ma avrei voluto sapere qualcosa in più. Forse è più una mia fissa comunque, non manca nulla al romanzo. 

Tornando a ciò che mi è piaciuto: North, ovviamente. Amico e dipendente di Macon, è stato il personaggio secondario che più ho apprezzato. L'ho trovato divertente e sincero, sicuramente approvato. Ho apprezzato anche la madre di Delilah. C'è una cosa che in particolare mi ha colpita: il fatto che, nonostante sia fragile ( a livello fisico), abbia sempre saputo affrontare tutto. Credo si tratti di una donna molto forte a dispetto delle apparenze. E ora veniamo ai personaggi principali: Macon e Delilah. Partirei da quest'ultima. Delilah è una giovane donna che, al liceo, è stata vittima di bullismo, anche da parte di chi avrebbe dovuto essere dalla sua parte. La sua arma è sempre stata la sua schiettezza che spesso ha saputo colpire ( sebbene lei non se ne sia mai accorta ).Delilah è una cuoca fantastica che viene definita formosa e che in molti hanno preso in giro ( e prendono in giro, se pensiamo all'agente di Macon ). C'è una differenza, rispetto alla Delilah del passato: è cresciuta e non si fa più intimidire da certi commenti. Sebbene sia cresciuta da un certo punto di vista, il suo bisogno di proteggere la sorella e l'intera famiglia non se n'è mai andato, tanto che è questo a riavvicinarla a Macon. Ed ecco che per preservare Sam dal carcere diventa la personal chef del suo nemico giurato. E poi abbiamo Macon. Stella del cinema al momento fermo per via di un incidente, non si aspetta sicuramente di ritrovare Delilah al posto di Sam quando manda dei messaggi infuocati. Mi sono piaciuti entrambi, anche se il modo di fare di Delilah, disposta a tutto pur di proteggere le persone che ama non mi è piaciuto per nulla. Annullarsi per loro è sciocco e lo so, lo so bene che lo fa solo perché ama la sua famiglia, ma sono contenta del percorso che ha fatto in modo da "disintossicarsi". Anche la trama mi è piaciuta, forse è un po' banale e scontata, ma mi è piaciuta, ha avuto il suo inizio e la sua fine, ed è stato tutto ben esplicato. 

Insomma, a me non resta che consigliarvi questo romanzo. 
A presto, 

Nia. 

4.5 / 5 

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