#ReviewParty: I nostri cuori perduti - Celeste Ng
Buon pomeriggio a tutti miei cari lettori! Spero stiate meglio di me che, in malattia, mi sto rotolando nel letto per via della febbre. Maledetta tonsillite, sono riuscita ancora una volta ad ammalarmi. A parte questo, tuttavia, devo dire di star leggendo cose molto interessanti in questo periodo ( e le recensioni arriveranno a breve! ). Oggi vi parlo de I nostri cuori perduti, un romanzo dai tratti distopici, ma allo stesso tempo tanto reale da far paura. Il libro è stato scritto da Celeste Ng ( di cui ho scoperto di avere in wishlist gli altri suoi due libri quindi era destino che arrivassi a lei ) ed è tradotto da Federica Aceto per Mondadori che ringrazio per la copia gratuita. Ringrazio anche Patrizia, di In Punta di Carta, per avermi coinvolta nel review party, ho finalmente dato una possibilità a questa autrice! Il romanzo esce oggi nelle nostre librerie e potete trovarlo in digitale ( a 10,99 € ) e in cartaceo ( a 20,00 € ), ha 348 pagine e, ammetto, è una bella lettura, anche se impegnativa. Ora che vi ho dato tutte le generalità, è tempo della recensione, perciò seguitemi!
Quando ho iniziato a leggere il romanzo non sapevo esattamente cosa aspettarmi. La copertina, leggera rispetto al contenuto del libro, ha il suo perché, ma è solo una volta immersi nella lettura che tutto viene a galla. Bird. Suo padre. Sua madre. Persino Sadie. E il Pact.
Ed è in questo momento che scorge la scritta bianca fatta con lo stencil sul marciapiede: QUANTI ALTRI CUORI PERDUTI PORTERANNO VIA? E accanto una chiazza rossa – anzi no: un cuore.
Bird ha dodici anni. La madre, una famosa poetessa, se n'è andata che aveva nove anni. Il padre non gli parla mai di lei e lui non chiede mai. Eppure, osservando ciò che il mondo gli offre, ciò che il PACT gli offre, le domande iniziano ad affiorare. Non è più un bambino, si potrebbe dire, eppure nella sua giovane vita ha già rischiato tanto e ancora rischia per il semplice fatto di avere tratti somatici asiatici. Sua madre, di origine cinese, glieli ha trasmessi e quando se n'è andata, quando è andata contro il PACT è stato il padre a proteggere il figlio. Noah, ora è Noah. Nient'altro. Sebbene non sia il suo nome. Sebbene abbia lottato tanto per farsi accettare come Bird. Nel romanzo non mancano quelle che definirò angherie nei confronti di Noah e questo mi ha davvero stretto il cuore. Un libro struggente, in grado di aprire cuore e mente.
Ho apprezzato il lavoro dell'autrice, molto. Sembra quasi un pugno nello stomaco in certi momenti, ma in verità è quello che serve per aprire gli occhi. La traduzione è fatta molto bene, sono contenta di aver avuto tra le mani un buon prodotto ( so che lo dico spesso, ma dovrebbe essere sempre così! ). La lettura può essere difficile, a tratti pesante, non solo per i temi trattati, ma anche per lo stile dell'autrice che non mette alcun segno per staccare dialoghi e discorsi indiretti oppure ancora pensieri, tuttavia a me questa cosa non è dispiaciuta, ho dovuto concentrarmi un po' di più e basta ( chissà magari è per questo che sto ancora male! ).
Un libro bello e intenso, sicuramente consigliato se volete leggere qualcosa di diverso e, soprattutto, di veritiero. Io vi aspetto nei commenti, vorrei sapere cosa pensate di tutto ciò! Lo leggerete?
A presto,
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