#Recensione: Manuale per signorine in cerca di marito ( ricco ) - Sophie Irwin

Buongiorno lettori e buon venerdì! 
Direi che è proprio il caso di dirlo: finalmente si respira aria di weekend! Qui tira persino vento, perciò mi reputo fortunata visto il caldo che devo affrontare. Voi come state? Spero bene! E spero che il caldo non vi abbia già abbattut* come ha fatto con me ( bellissimo soffrire di pressione bassa! ). Detto questo, oggi vi parlo di un libro che ho letto in anteprima grazie all'invio della copia digitale da parte di Mondadori. Un libro chiacchierato e di cui non ho potuto fare a meno di
irriverente che ho davvero apprezzato. Uscito il 7 Giugno, questo martedì, lo trovate a 10,50 € in edizione digitale e a 20,00 € in edizione cartacea. E direi che è arrivato il momento di parlarvi di questo libro, voi che ne dite? Seguitemi in questa divertente avventura! 





Che cosa si provava a saper fin dalla nascita che il futuro sarebbe stato felice e sicuro?  A elevarsi sul resto della società, nel loro palco esclusivo? Kitty doveva ammettere che avevano l'aria di essere al loro posto, lassù in alto. Sarebbe mai esistito un mondo in cui lei stessa si sarebbe potuta collocare là con loro? In fin dei conti suo padre era un gentiluomo per nascita e prima di sposarsi aveva di certo frequentato senza problemi lord e lady come loro. Se le cose fossero andate diversamente... Kitty provò un irragionevole fitta di gelosia per la versione alternativa di se stessa che avrebbe potuto condividere il destino dorato della famiglia De Lacy. Riuscì a guardare d un'altra parte quando Dorothy la toccò con il gomito. 

Immaginate essere orfani, essere le più grandi tra le sorelle e dovervi occupare dei debiti lasciati dai genitori ( nello specifico dal padre ). Squattrinata e senza un matrimonio, ecco che Kitty si trova a fare i conti con gli esattori che incombono su di lei ed essere lasciata non era proprio nelle sue intenzioni. Ecco perché, con la sorella Cecily, è costretta ad andare a Londra, dove la stagione dei matrimoni sta per avere inizio. Catapultata dalla campagna alla città, Kitty dovrà fare i conti con dettagli inaspettati e un Lord Radcliffe che dapprima mina al suo fidanzamento e poi... Beh, per scoprire cosa accade tra Kitty e James dovete sicuramente leggere il romanzo di Sophie Irwin. Un regency ambientato nei primi anni dell'Ottocento dove le ragazze devono mostrarsi pudiche e sicuramente non così audaci e irriverenti come la nostra cacciatrice di dote. Sebbene possa sembrare che le intenzioni di Kitty siano terribili, la verità è che sta sacrificando sé stessa per assicurare un futuro alle sorelle. Miss Talbot è una giovane determinata e ambiziosa, ma anche sognatrice. Sebbene desideri sposarsi per amore, ha dovuto sacrificare questo sogno per provvedere alle sorelle minori e saldare i debiti del padre che ha lasciato lei e le altre figlie nella melma più totale. Eppure la nostra protagonista non si dà mai per vinta e, anzi, con stoccate ben calcolate, ecco che Kitty si fa strada per la buona società inglese riuscendo dove forse sua madre aveva fallito. La verità è che la nostra protagonista mi è piaciuta da impazzire. Irriverente, sarcastica e sicuramente testarda, ho amato come abbia lottato per la propria famiglia mettendo da parte persino i suoi desideri pur di ottenere qualcosa che salvasse le sorelle minori. Certamente non priva di difetti, tra cui quello di non saper ascoltare, Kitty si è rivelata una ragazza in gamba, ma anche profondamente umana e sincera. A sua volta oserei dire che James è stato stuzzicato affinché riuscisse ad abbracciare il suo sé e accettarsi per ciò che è. A tratti ipocrita, come ci tiene a precisare Kitty, ho trovato del fascino e dell'intelligenza a tratti mascherati da un estremo senso di orgoglio. 

Faticò a addormentarsi quella notte, fu una lotta sfiancante tra la stanchezza e l'ansia che si combattevano per prendere il sopravvento. E anche quando finalmente il sonno vinse, Kitty non smise di domandarsi se fosse davvero così sbagliato, dovendo vendersi per il bene della famiglia, augurarsi di poterlo fare con un pretendente superiore a Mr Pears. 


Certo, Kitty cerca il pretendente più ricco, ma finirebbe per vendersi a quello che potrebbe essere definito il miglior offerente. E i sentimenti? Siamo sicuri che non ce ne siano? La verità è che Kitty è molto più profonda di quanto voglia dare a vedere e le similitudini con James non mancano. Entrambi vogliono proteggere la propria famiglia a qualsiasi costo. James non è un oscuro cavaliere, al contrario, è molto pratico a mio avviso. Sicuramente testardo quanto Kitty, ma inevitabilmente incapace di nascondere ciò che prova, soprattutto verso la propria famiglia, ma anche verso sé stesso e il modo in cui si vede. E vorrei fare il punto della situazione riguardo il matrimonio. All'epoca non era strano che ci si sposasse senza amore. Voglio dire, era più strano che succedesse il contrario. I matrimoni d'interesse sono sempre stati all'ordine del giorno e vedere un fratello maggiore e una sorella maggiore tanto interessati al benessere dei fratelli più piccoli mi ha davvero sciolta. Se ci riflettiamo bene, è una cosa davvero molto dolce, mettere il bene degli altri prima del nostro, una cosa che ai nostri tempi avviene assai di rado. 

«Non vuoi che sposi una Miss Nessuno» disse Hinsley con aria complice. «Non voglio che sposi una donna alla quale non interessa niente di lui» lo corresse Radcliffe. «Ricorda le mie parole, entro un mese non ricorderemo più nemmeno il suo nome.»

Un susseguirsi di battutine e punzecchiamento quello che avviene tra Kitty e James che fa sì che i due si sbottonino a poco a poco e mostrino parti di loro più intime e nascoste. C'è stata una scena in cui sono presenti dei guanti che mi ha fatta sciogliere ed emozionare, ve lo dico. Niente di scandaloso, ma anzi. C'è qualcosa di estremamente sensuale e intimo in quella scena che mi ha fatta annodare lo stomaco. E in bene, vi dico. Comunque vi assicuro che ho anche riso moltissimo. Il modo in cui i personaggi interagiscono lascia l'atmosfera molto rilassata e ci sono certi passaggi in cui è impossibile non lasciarsi andare a una sana risata! Credo sia importante anche questo, in un romanzo: far empatizzare con i personaggi, ma anche far sorridere ed essere in grado di far ridere il lettore. Con questa lettura ho avuto modo di provare svariate emozioni ed è stato meraviglioso.

Kitty sorrise. 
Radcliffe si domandò se anche Faust si fosse sentito così.


Insomma. Con una traduzione e un editing impeccabile, il romanzo arriva al cuore del lettore con leggerezza, ma ci rimane ben saldo. Altamente consigliato, soprattutto se volete passare qualche ora in maniera spensierata! A me non resta che salutarvi!

Alla prossima, 
Nia. 

5 / 5 

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