#ReviewParty: L'eroe di Atene - Andrea Frediani ( La saga di Teseo )
Buon primo pomeriggio lettori! Oggi non vi do un attimo di tregua e perciò eccomi qui con una nuova recensione e un nuovo review party. Il libro di cui vi parlo oggi affonda le sue radici secoli prima la venuta di Cristo e, se posso dire la mia, ci troviamo in una delle culle della cultura che più preferisco: l'Antica Grecia. Dalla penna di Andrea Frediani, infatti, arriva L'eroe di Atene, una saga sul grande Teseo. Sì, sapete tutti chi è, vero? Colui che riuscì a sconfiggere il minotauro grazie al filo d'oro di Arianna? Ecco. Bravissimi! Ovviamente ringrazio la casa editrice per avermi inserita nell'evento, ma anche per avermi la copia digitale in anteprima! Il libro è uscito il 12 Maggio, qualche giorno fa e lo trovate sia in formato kindle sia in formato cartaceo. Personalmente non ho resistito: quando si tratta di storia, soprattutto così antica, non ho potuto fare a meno di dire sì, voglio leggerlo! Ed eccomi dunque pronta a parlarvi di questo libro, 412 pagine davvero interessanti se volete che vi anticipi qualcosa del mio pensiero, ma bando alle ciance! Dobbiamo proprio iniziare questa recensione. Preparate le spade, gli scudi e le lance, stiamo per fare un tuffo nella storia!
E rieccomi! Siete pronti? Bene, partiamo dall'inizio... Dal cavallo di Troia. Sì ebbene, la nostra storia inizia all'interno del cavallo più famoso di tutta la storia ed è un re a raccontarla. Ed eccoci dunque arrivare a Teseo, un fanciullo che, onestamente, mi sono sempre immaginata così almeno agli inizi.
E continuò imperterrito anche dopo che sentì le ossa spezzarsi e vide i muscoli lacerarsi. Si fermò solo quando anche gli arti del gigante, come quelli di Fea, furono separati dal busto.
Iniziando a leggere la storia di Teseo mi sono accorta di non sapere proprio tutto su di lui. Voglio dire, nonostante si parli comunque di un romanzo, la storia di Teseo, prima di Arianna e del filo non la conoscevo affatto. Questo mi ha fatta davvero vergognare. Andando avanti nella lettura c'è stato un passaggio, ci troviamo nemmeno a metà del romanzo, che mi è piaciuto molto e si tratta del dialogo tra Teseo e Piritoo. La parola diversità riverbera ancora nella mia mente. La reazione di Teseo, quel non comprendere, lo ha reso ai miei occhi sicuramente innocente. Una persona, in fondo, è una persona. Nulla cambia. Almeno nella teoria. Però per quanto il libro mi sia piaciuto, la figura di Teseo mi è stata proprio antipatica fin dal primo istante. Sicuramente la figura più interessante è stata quella di Piritoo, amico di Teseo, ma non solo. Io credo abbia avuto più di un ruolo fondamentale, forse anche quello della disgrazia dello stesso eroe, anche se inconsapevolmente. Mi chiedo cosa sarebbe successo se Teseo fosse rimasto con Arianna. Una fine segnata quello di questo eroe. Non mi ha fatto tenerezza, solo i suoi figli. Loro non hanno avuto colpe. Un libro interessante quello che ho letto, ben gestito e ben strutturato sicuramente. Comunque mi ha fatta sorridere il fatto che la storia sia stata narrata all'interno del cavallo di Troia. Una piccola perla che, per chi ama la storia e la mitologia, non ci si deve proprio perdere. Detto questo, a me non resta altro se non salutarvi!
A presto,
Nia.
4 / 5
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